Signore aiutaci a sperare sempre nella tua misericordia
XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Anno A
Il giudizio di Dio sul suo popolo
L’allegoria della vigna richiama il tema delle nozze di Iahvè con Israele, tema che ricorrerà sovente nella letteratura biblica. Talora Israele è designato come vigna (Ger 2,21; Ez 15,1-8; 17,3-10; 19, 10-14; Sal 79,9-17), talora come la sposavezzeggiata e poi ripudiata per la sua infedeltà  (Ez 16; Mt 22,2-14; 25,1-13).
In questo canto di Isaia le due linee si mescolano perfettamente attraverso quasi una sovrapposizione di immagini. L’intervento del profeta richiama il ruolo dell’amico dello sposo.
Le Chiese morte del futuro
Certo noi abbiamo la promessa che il «nuovo popolo» non sarà riprovato e che le potenze del male non prevarranno contro la Chiesa, ma è sempre impressionante pensare come parecchie delle fiorentissime comunità cristiane dei primi secoli (le Chiese di Africa e dell’Asia Minore) sono state cancellate dalla faccia della terra e di esse non rimane che il nome ed il ricordo. Che cosa sarà delle comunità cristiane dell’Occidente fra qualche secolo? Saranno Chiese fiorenti, comunità fervorose e vivaci, o la fiaccola della fede e dell’elezione passerà nelle mani delle nuove Chiese africane, asiatiche o dell’America Latina? Si parlerà delle Chiese delle nostre attuali città come noi ora parliamo della Chiesa di Pergamo, di Filadelfia o di Ippona? Cioè come di Chiese del passato, il cui ricordo sopravvive solo nella memoria e nei monumenti?
Il processo di secolarizzazione e di secolarismo, che in molti casi ha già ridotto la Chiesa in stato di diaspora e di presenza poco significativa, cancellerà dalle nostre regioni ogni vestigio di tradizione e di cultura cristiana, o sarà l’occasione per la riscoperta di un nuovo modo di essere cristiani e di vivere il Vangelo?
Il pastore sia accorto nel tacere, tempestivo nel parlare
Hai sradicato una vite dall’Egitto,
hai scacciato le genti e l’hai trapiantata.
Ha esteso i suoi tralci fino al mare,
arrivavano al fiume i suoi germogli.
Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Vangelo  Mt 21,33-43 Darà in affitto la vigna ad altri contadini. Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, GesĂą disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:
«Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo, che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità !”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
“La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».