Omelia 11-8-14
Spirito Santo rendici degni dell’amore di Gesù
SANTA CHIARA DI ASSISI, VERGINE
(1194-1253) Festa – Solennità per le Clarisse |
Fu la prima donna che si entusiasmò dell’ideale di san Francesco d’Assisi, con il quale fu sempre in profondi rapporti spirituali; aveva allora 18 anni. Si può dire che la sua vita religiosa, da quando fuggì da casa, seguita una quindicina di giorni dopo dalla sorella, sant’Agnese di Assisi, fu un continuo sforzo per giungere alla totale e perfetta povertà. Fondò con san Francesco il secondo ordine francescano che porta il suo nome: le Clarisse, in cui entrò pure la madre, Ortolana, e l’altra sorella, Beatrice. Passò la seconda metà della vita quasi sempre a letto perché ammalata, pur partecipando sovente ai divini uffici. Portando l’Eucaristia, salvò il convento da un attacco di Saraceni nel 1240. Morì a san Damiano, fuori le mura di Assisi, l’11 agosto, a sessant’anni. |
Rifletti sulla povertà, umiltà e carità di Cristo Dalla «Lettera alla beata Agnese di Praga» di santa Chiara, vergine |
LITURGIA DELLA PAROLA
PRIMA LETTURA (Ez 1,2-5.24-28c)
Così percepii in visione la gloria del Signore.
Dal libro del profeta Ezechiele
Era l’anno quinto della deportazione del re Ioiachìn, il cinque del mese: la parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechiele, figlio di Buzì, nel paese dei Caldei, lungo il fiume Chebar. Qui fu sopra di lui la mano del Signore.
Io guardavo, ed ecco un vento tempestoso avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di metallo incandescente. Al centro, una figura composta di quattro esseri animati, di sembianza umana. Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore di grandi acque, come il tuono dell’Onnipotente, come il fragore della tempesta, come il tumulto d’un accampamento. Quando poi si fermavano, ripiegavano le ali.
Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste. Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve qualcosa come una pietra di zaffìro in forma di trono e su questa specie di trono, in alto, una figura dalle sembianze umane. Da ciò che sembravano i suoi fianchi in su, mi apparve splendido come metallo incandescente e, dai suoi fianchi in giù, mi apparve come di fuoco. Era circondato da uno splendore simile a quello dell’arcobaleno fra le nubi in un giorno di pioggia. Così percepii in visione la gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 148)
R. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell’alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere. R.
I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le ragazze,
i vecchi insieme ai bambini
lodino il nome del Signore. R.
Perché solo il suo nome è sublime:
la sua maestà sovrasta la terra e i cieli.
Ha accresciuto la potenza del suo popolo.
Egli è la lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli d’Israele, popolo a lui vicino. R.
CANTO AL VANGELO (cf. 2Ts 2,14)
R. Alleluia, alleluia.
Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
R. Alleluia.
VANGELO (Mt 17,22-27)
Lo uccideranno, ma risorgerà. I figli sono liberi dal tributo.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi discepoli: “Il Figlio dell’uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà”. Ed essi furono molto rattristati.
Quando furono giunti a Cafarnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: “Il vostro maestro non paga la tassa?”. Rispose: “Sì”.
Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: “Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?”. Rispose: “Dagli estranei”.
E Gesù replicò: “Quindi i figli sono liberi. Ma per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te”.
Parola del Signore.