Omelia 29-7-14
SANTA MARTA Marta è «la sorella di Lazzaro e di Maria». La loro casa a Betania era un’oasi preferita da Gesù per ritirarvisi dalle fatiche apostoliche, e Marta si dava sempre d’attorno per far onore all’ospite desiderato. Questo suo atteggiamento dinamico spicca in tre episodi, in particolare contrasto con l’atteggiamento quieto e contemplativo di Maria. Innanzitutto un giorno in cui, tutta affaccendata si lamenta che Maria stia ad ascoltare Gesù, egli la richiama amorevolmente al primato dei valori spirituali (Lc 10,38. 42). Poi, nella malattia di Lazzaro, quando Gesù, chiamato dalle due sorelle, giunge che Lazzaro è già morto, Marta gli corre sollecita incontro e fa la sua forte professione di fede. Quel dialogo tra Gesù e Marta è uno dei più antichi temi battesimali in preparazione alla Pasqua, e la Chiesa l’ha pure usato per secoli nella liturgia funebre, per ravvivare nei fedeli la speranza cristiana. Il pianto di Maria fa singhiozzare Gesù (Gv 11,1-44). |
Felici coloro che hanno meritato Dai «Discorsi» di sant0Agostino, vescovo (Disc. 103, 1-2. 6; PL 38, 613. 615) |
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura 1 Gv 4,7-16
Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui.
In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.
Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito.
E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi.
Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.
Salmo Responsoriale Salmo 33
Gustate e vedete com’è buono il Signore.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.
Temete il Signore, suoi santi:
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.
Canto al Vangelo Gv 8,12
Alleluia, alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me, avrà la luce della vita.
Alleluia.
Vangelo Gv 11, 19-27
Io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa.
Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà».
Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno».
Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».