All’altare
“…T’adoro, mio GesĂą. Ti stringo forte a me. Ti dice tutto il grazie il gaudio che m’incendia e mi rapisce in Te…”.
Il testo è tratto dal volume “Pietrelcina…non sei piĂą piccola”, pag. 135, di P.G. Alimonti OFM cap.
Gesù, sei sull’altare.
Ti celi nel mistero
per farti nostro cibo.
Beati gli invitati
a questa sacra mensa!
Son tanti i miei peccati,
ne chiedo a Te perdono.
L’invito tuo m’attira
e bramo unirmi a Te,
ma troppo sono indegno.
R.: T’adoro, mio Gesù.
Ti stringo forte a me.
Ti dice tutto il grazie
il gaudio che m’incendia
e mi rapisce in Te. (2 v.)
Lo sguardo tuo, GesĂą,
mi dĂ speranza e pace.
Ripeti la parola,
che rende pura l’anima
e certa la salvezza.
Venuto sei, GesĂą,
a me con tanto amore.
Avvolto è questo cuore
dal fuoco tuo divino.
Sei paradiso mio! R