Vento impetuoso vol. 5
Volume di poesie sui santi dei primi secoli della Cristianità – volume in pdf
Santi Primi Martiri di Roma
+ sec. I dall’anno 64
Sono i protomartiri della Chiesa di Roma accusati dell’incendio della città e messi a morte coi più tremendi supplizi per ordine di Nerone.
Abbiamo l’autorevole testimonianza dello storico romano Tacito, che scrive nei suoi Annali: “Alcuni ricoperti di pelle di belve furono lasciati sbranare dai cani, altri furono crocifissi, ad altri fu appiccato il fuoco al termine del giorno in modo che servissero di illuminazione notturna” (XV).
Papa Clemente conferma, precisando che questo avvenne a partire dall’anno 64, cioè dopo l’incendio di Roma. Tanta ferocia rendeva evidente che non si trattava di condanne per il bene pubblico, ma sadico sfogo.
La persecuzione infierì fino all’anno 67. L’apostolo Pietro fu crocifisso nel circo neroniano, dove ora sorge la Basilica di San Pietro. L’apostolo Paolo fu decapitato presso le Acque Salvie e sepolto lungo la via Ostiense.
Si va avanti a mietere
la messe che biondeggia,
così agì Nerone,
la falce dei cristiani.
Bugie e stravaganze:
doveva mascherare
per evitar vendetta
dal popolo romano.
Incendia la città,
e chi può perdonarlo?
La vittima di turno:
il popolo cristiano!
È facile l’accusa:
sono contro gli dei,
sono contro di Roma!
“A morte i cristiani!”
Li vestono di pelli
di miti animali
e li gettano in pasto
alle belve del circo.
Li coprono di pece
issandoli sui pali
e danno loro fuoco:
faran da luce pubblica.
Le vie del colle Oppio,
nelle ore notturne,
crepitano di corpi
arsi da quel fuoco.
L’aggiunta degli insulti
e d’invettive atroci
trasforma quei viali
in angoli d’inferno.
La voce dei morenti
non è maledizione,
ma offerta generosa
a Dio che perdona.
Son tanto numerosi,
che neppure i carnefici
ne portano il conto.
Li conta solo Dio.
Però una famiglia
li piange ad uno ad uno,
è quella della Croce;
è quella che li ama.
La Chiesa universale
ha dichiarato festa
di questi Santi martiri
il giorno trenta giugno.