O mio sacerdote
O mio sacerdote,
io ti farò mia stella.
Proietterai la luce,
che io ti darò.
Ti muoverai nel tempo,
che io ti dirò.
Non guarderai gli altri
per imparar da essi.
Lor cercheranno in te
la luce che ti dò.
Poiché ti chiamo io,
vai dove dico io.
E dove tu conduci,
lì, troveranno me.
Non sono nel palazzo,
che detta legge al mondo.
Io sono nella stalla
e li aspetto là.
Di fronte alla spada,
ritìrati con me.
Risplenderai di nuovo
appena spunta l’alba.
Da me verranno tutti
ed io li abbraccerò.
P. G. Alimonti OFM cap, La miniera, inedita