Poesie

Non vedono

“Noi ci vediamo”, detto dagli scribi,
dai farisei e dottori della legge,
dai capi, dagli anziani e sacerdoti,
vuol dir: sappiamo tutto della sacra Bibbia.

– Poiché tu non rispetti la Scrittura
ed altrettanto insegni ai tuoi discepoli
e a tutta quella gente che ti ascolta,
cerchiamo l’ora adatta per ucciderti.

I tanti tuoi miracoli non contano,
perché bestemmi col dir che sei Dio
precisamente uguale al nostro Dio;
che lui ti manda e sei la sua voce.

Tu dici che al tempo di Abramo
andavi già nel mondo operando.
Ci accusi di tradire il padre Abramo
se osserviamo tutti i suoi precetti.

Sostieni che il ripudio della moglie
non è secondo quanto vuole Dio.
Ci dici che Mosè per colpa nostra
concesse al nostro popolo il decreto.

Se noi diciamo lecito il corbàn,
tu dici che offendiamo i genitori.
Noi giustamente sacra riteniamo
ogni offerta fatta per il tempio.

Ci hai qualificati come ipocriti
per l’importanza data ad ogni rito
e per la rigorosa osservanza
di ogni antica norma e tradizione -.

Comunque per tre anni senza sosta
e con livor pedinano Gesù.
Sperando di indurlo a dichiarare,
che si oppone a Cesare e a Mosè.

Van dietro queste trappole meschine,
perché la loro mente è accecata
da vanagloria e vile ambizione,
e pongon sulle spalle altrui gran peso.

Gesù dà prova chiara d’autorità
nell’annunziare a tutti il suo Vangelo,
e con prodigi aperti e strepitosi
conferma la Parola che annunzia.

Gesù ha compassione di quel popolo
dal Padre suo eletto e prediletto.
Lo scusa avanti al Padre per le colpe
e implora sulla croce il perdono.

È affermazione falsa “ci vediamo”,
proprio perché non vedono Gesù.
Si avvererà: chi viene dietro a me
non rimarrà nel buio ma avrà luce!

P. G. Alimonti OFM cap, “L’altro consolatore”, La rivoluzione, pp 71-72