Santa Coletta Boylet
Santa Coletta Boylet
Clarissa – Corbie (Amiens Francia) 1381
+ Gand (Fiandra Belgio) 6 marzo 1447
Ha 18 anni quando muoiono ambedue i genitori. Sente la chiamata alla consacrazione.
Fino ai 25 anni cambia vari istituti, addirittura reclusa nei primi tre anni.
Il padre Enrico di Baume, francescano, la indirizza alle Clarisse.
Nel 1406, il Papa avignonese Benedetto XIII le mette il velo e lâautorizza ad iniziare la riforma dei monasteri di Clarisse. Ă dotata di intelligenza, saggezza e tenacia.
Prima con lâesempio di austeritĂ , penitenza e spirito dâorazione e poi con sapienti norme riporta alla primitiva osservanza i monasteri.
Successivamente molti altri seguiranno lâesempio tanto da prendere il nome di Colette; tuttora sono in vigore. Ebbe straordinari carismi: scrutazione dei cuori, spirito profetico, estasi, visioni e continui rapporti con gli angeli, i quali alla morte della santa fecero udire melodie nei suoi monasteri. Fu perseguitata da spiriti maligni e soffrĂŹ profonde afflizioni. Una consorella di santa vita vide
lâanima della Madre Coletta al momento della sua morte, accompagnata da una schiera di angeli. Dopo la sua morte aumentarono i prodigi operati per sua intercessione. Fu chiamata âla seconda madre delle Clarisseâ. Il suo corpo riposa a Poligny. Fu canonizzata da Pio VII nel 1807. I monasteri âcolettaniâ oggi sono sparsi in tutti i continenti.
Tu sei venuta al mondo
per grazia ricevuta.
Aveva giĂ tua mamma
lâetĂ di sessantâanni.
San Nicola di Bari
ne fu intercessore
e avesti dalla mamma
il nome di Coletta.
A diciottâanni muoiono
gli amati genitori.
Tu hai nel cuor la brama
di consacrarti a Dio.
Da un istituto allâaltro
non troverai la pace,
finché il padre Enrico
tâaddita le clarisse.
Tu fosti destinata
a richiamar le monache
a grande austeritĂ .
Il Papa tâautorizza.
Sei vittima dâinsidie
di uomini e demoni,
ma ti proteggon gli angeli
e tu lavori in pace.
In atto câĂš lo scisma.
Tu sei con Avignone,
ma senza alcuna colpa.
tu sei per lâunitĂ .
In molti monasteri
accolgon la riforma.
Tu stessa poi ne fondi
ben diciassette ancora.
Alla tua morte santa
sâudĂŹ in ognun di essi
il melodioso canto
degli Angeli di Dio.
DâausteritĂ modello
sei anche mite e dolce.
Ognuna vede in te
il cuore della madre.
Alle virtĂč preclare
unisce Dio carismi.
Tu leggi le coscienze,
predici il futuro.
Una corona dâangeli
ti reca sulle braccia
nellâora del trapasso.
Felice torni a Dio.
P. G. Alimonti OFM cap, Vento Impetuoso, Vol. III, pp 203-204-205