Oh, che bello!
la dura roccia cede,
e, metro dopo metro,…
la bella “Casa” cresce.
Non poderosi mezzi,
ma imperioso genio,
ardente volontà
e vigorose braccia.
Dall’orto del convento
il Padre all’inizio,
guardando, si rallegra
e dice: “Oh, che bello!”.
La mente che dirige
è Angelino Lupi,
esperto muratore
venuto dall’Abruzzo.
Va avanti ben deciso.
È un vero ostinato,
che con piccone e mazza,
allarga ogni spazio.
Ha tempra d’operaio,
che da mattina a sera,
sospinge tutti gli altri
ai più tenaci sforzi.
Barba da partigiano,
con quella tuta lisa
in mezzo a tanta polvere,
si sente un gigante.
Il titolo di studio?
La quinta elementare,
ma chiare son le idee
e breve il parlare.
La sera va dal Padre;
di tutto lo ragguaglia.
Gli mostra sulla carta
già l’opera compiuta.
Il Padre lo ascolta,
felice gli sorride:
“Ma altro che ospedale,
è proprio un gioiello!”.
Trofeo di carità,
accoglierà infermi
e i poveri del mondo
nel nome di Gesù.
Nel segno della fede,
e con ardita scienza
ognuno che arriva,
qui troverà Sollievo …
P. G. Alimonti OFM cap, Raggi di sole, Vol. 1, pp 73-74