Testimone

Il primo giorno dell’anno

È il titolo di una meditazione di Padre Pio.
Egli scende armato di ferma volontà dentro la propria
coscienza.
Intende tenere in pugno se stesso e indirizzare tutte
le sue forze verso la perfezione.
Si sente avvolto e penetrato dall’occhio di Dio.
Egli sa e sperimenta quanto Dio è generoso nel riversare
i suoi doni dentro l’anima e sa nello stesso tempo
quanto è severo nell’esigere che si compia la sua volontà.
Padre Pio non vuole lasciare vuoti, a qualunque costo
vuole evitare zone d’ombra nella propria anima.
La grazia deve agire al massimo della sua potenza
per produrre frutti al massimo secondo la sua fecondità
divina.
Al grido d’allarme ch’egli lancia al suo spirito, la
nostra mediocrità, la nostra incostanza, la nostra incoscienza
sono costrette a scattare in piedi.
Dalle sue parole appare l’imminenza e la gravità del
giudizio divino.
Anzi fa sentire l’anima a un passo dal trono del giudice
supremo e infallibile.
Si rimane impressionati dalle sue parole, efficaci
fendenti sul peccato.
“O Dio dell’anima mia, qual triste sorte mi aspetta,
se io non mi decido a mutar vita, a tesoreggiare il tempo
che la vostra bontà mi concede!”.
Si volge ai figli suoi: «Ascoltiamo la voce della no26
stra coscienza, la voce del real profeta; “Oggi, se udirete la
voce del Signore, non vogliate otturare il vostro orecchio”.
Sorgiamo e tesoreggiamo, ché il solo istante che
fugge è in nostro dominio.
Non frapponiamo tempo fra istante e istante.
Noi, per grazia divina, siamo all’alba di un nuovo
anno.
Quest’anno, di cui solo Dio sa se vedremo la fine,
deve essere tutto impiegato a riparare per il passato, a proporre
per l’avvenire.
E a pari passi coi buoni propositi vadano le sante
operazioni” (cfr Ep IV, pp. 877-878).
È uno squillo di tromba: “Sorgi dal sonno, anima
mia. Corri dietro la voce di colui che ti chiama.
Obbedisci al volere di colui che ti ama”».
Un nuovo anno da sentinella, questo sì che può essere
chiamato: “anno nuovo, Anno Santo”.
E sappiamo quanto Padre Pio fosse vigile guerriero
che non vuole rischiare sconfitte.
Con i suoi sì a Dio egli vuole regalargli soltanto vittorie
e grandi vittorie.
La vita di ogni Santo è una gara d’amore con la vita
di Gesù, nostro Salvatore.
 
P. G. Alimonti OFM cap, Raggi di sole, vol. 1, pp 25-26