Non cerco segni
Io non ti cerco un segno
poiché mi hai dato già
te stesso in persona.
Chi prima ti rifiuta
ti sfida con disprezzo
e poi ti mette in croce.
Ancora sta mentendo.
Ti rifiutò da vivo
non può cercarti morto.
Morire perdonando
è il più grande segno,
che Tu non hai mentito.
Secondo la promessa,
appena il terzo giorno,
sarai Tu già risorto.
Con la certezza ferma
profetizzasti in pubblico:
tre giorni come Giona.
Uscito dal sepolcro
Tu garantisci a tutti,
che noi risorgeremo.
Chi vive qui con te,
con te sarà in eterno
nel gaudio e nella luce.
Ai piedi della croce,
davanti al tuo sepolcro
ho i più grandi segni.
Adesso chiedo a te
l’amor che mi fa degno
del tuo divino abbraccio.
Dinanzi a te, prostrato,
ti chiedo, Dio, perdono
di ogni errore e dubbio.
Gesù, non cerco segni,
felice di baciarti
le mani ed il costato.
P. G., Alimonti OFM cap, “L’altro consolatore”, L’amico di Lazzaro, pp 67-68