Poesie

San Giustino

San Giustino
Martire – Flavia Neapolis (Nablus Palestina)
+ inizio II sec. Roma c. 164

La sua famiglia pagana sembra di origine latina. Amava molto la filosofia greca e di Platone in particolare. Quando venne a contatto con la parola dei Profeti, incominciò a gustare la verità anche come ispirazione divina. Fu la via che lo portò al Cristianesimo. Ricevette il Battesimo.
Nel 131 è a Roma impegnato a parlare di Cristo ai filosofi pagani. Pubblica in difesa del Cristianesimo il “Dialogo con Trifone”.
È una valida esposizione della verità evangelica. Viaggia molto nelle città dell’impero, poi torna definitivamente a Roma. Scrive una seconda Apologia indirizzata al Senato romano. Demolisce le infondate accuse del filosofo Crescente e di altra gente pagana superficiale che macina menzogne.
I cristiani non sono colpevoli di nulla ma sono i più virtuosi dell’impero romano.
Viene accusato come nemico di Roma e incarcerato insieme ad altri cristiani. Vengono decapitati sotto Marco Aurelio.
Nel Concilio Vaticano I e poi nel Concilio Vaticano II (Lumen Gentium) viene additato come esempio di dottrina e di santità.

Nato a Flavia Neapolis,
città di Samaria,
percorre senza sosta
l’Oriente e l’Occidente.

Vocazione: filosofo!
Lesse, studiò e scrisse
della sapienza greca,
in specie di Platone.

È romano d’origine.
Suo padre ha nome Prisco.
Vive nella città
fondata dai Romani.

S’imbatte con la Bibbia.
Discute coi Rabbini.
Ammira i Profeti.
S’incanta dei messaggi.

Nel leggere il Vangelo,
rimane conquistato.
Vi aderisce in pieno.
È battezzato ad Efeso.

Diviene Gesù Cristo
la luce e la passione;
la forza d’annunziare
la sua salvezza eterna.

Contesta i filosofi
legati al paganesimo.
Affronta i senatori
e pur l’imperatore.

Le due Apologie
sono chiara difesa
di Cristo, del Vangelo
e dei credenti in Cristo.

– “Nemici dello Stato”
non sono i cristiani,
che sempre sanno amare,
ma la vostra ignoranza! –

“Dialogo con Trifone”:
disputa da esperto
per dimostrar che Cristo
adempie la Scrittura.

Nell’altra ammonisce:
– Il Senato non creda
a Crescente ignorante
e menzognero e falso -.

Crescente lo accusa
di rinnegar gli dei.
Grida: – Giustino a morte! –
E quella fu sentenza.

P. G. Alimonti OFM cap, Vento impetuoso, Vol 2, pp 34-35-36