Omelia 2-5-16
Maria, Madre di Amore e di Misericordia, prega per noi
SANT’ ATANASIO |
Nato ad Alessandria d’Egitto, Atanasio fu diacono a fianco del vescovo sant’Alessandro e lo accompagnò al Concilio di Nicea (325) dove fu riaffermata la divinità dei Verbo di Dio. Dopo le persecuzioni, la chiesa di Alessandria aveva avuto una vita intellettuale molto attiva, ma non senza deviazioni pericolose. Il prete Arrio, presto seguito da gran numero di vescovi e di principi, insegnava che il Verbo di Dio non era vero figlio di Dio ma una semplice creatura, in un certo senso divina. Annullava così la nostra divinizzazione per mezzo di Cristo. Atanasio, divenuto vescovo di Alessandria nel 328, fu il principale e instancabile difensore della dottrina tramandata dagli Apostoli. Perseguitato dagli imperatori e dagli ariani e cacciato cinque volte in esilio, alla fine vide trionfare la vera fede. Per la sua dottrina e il suo ardente amore a Cristo è onorato fra i quattro grandi dottori della Chiesa orientale. |
L’incarnazione del Verbo
Dai «Discorsi» di sant’Atanasio, vescovo |
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura At 16, 11-15
Il Signore aprì il cuore a Lidia per aderire alle parole di Paolo.
Dagli Atti degli Apostoli
Salpati da Tròade, facemmo vela direttamente verso Samotràcia e, il giorno dopo, verso Neàpoli e di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedònia.
Restammo in questa città alcuni giorni. Il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera e, dopo aver preso posto, rivolgevamo la parola alle donne là riunite.
Ad ascoltare c’era anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo.
Dopo essere stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò dicendo: «Se mi avete giudicata fedele al Signore, venite e rimanete nella mia casa». E ci costrinse ad accettare.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 149
Il Signore ama il suo popolo.
Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion.
Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria.
Esultino i fedeli nella gloria,
facciano festa sui loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca.
Questo è un onore per tutti i suoi fedeli.
Canto al Vangelo Gv 15,26.27
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me,
dice il Signore, e anche voi date testimonianza.
Alleluia.
Vangelo Gv 15, 26 – 16,4
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».