Poesie

Sant’Angela Merici

Sant’Angela Merici

Terziaria francescana fondatrice – Desenzano sul Garda (Bs) 21 marzo 1474 + Brescia 27 gennaio 1540

Di famiglia contadina. Il papà leggeva la sera la “Legenda aurea”, celebre raccolta di vite di santi, scritta dal domenicano Iacopo da Varazze (1220 – 1298). Angela ne era assetata. Due figure la colpivano di più: Santa Caterina d’Alessandria e Sant’Orsola. A 15 anni, le muore la sorella e poi i genitori. Va a vi- vere dallo zio a Salò. Si fa terziaria francescana e dopo cinque anni torna a Desenzano. Ama il raccoglimento e si guadagna da vivere lavorando nei campi. In preghiera ha la visione della “scala celeste”. Una processione di Angeli e Vergini a coppie alternate. Gli Angeli suonano, le Vergini cantano. Vede la sorella defunta, che le dice: “Fonderai una Compagnia di vergini”. Nel 1516 va a Brescia per assistere la vedova Caterina Patendola. Torna a Desenzano e ha una seconda visione simile alla precedente. La voce le dice che la Compagnia dovrà sorgere a Brescia. Fa pellegrinaggi frequenti a piedi scalzi con abito e bastone da pellegrina. Nel 1524 va in Terra Santa. Perde improvvisamente la vista. La riacquisterà, pregando davanti al Crocifisso a Creta. Nel 1533 è a Brescia, dimora presso la Chiesa di Sant’Afra. Raccoglie intorno a sè dodici ragazze decise a vivere in povertà come lei. Angela traccia una Regola di vita originale, fuori dal chiostro in obbedienza al vescovo e alla Chiesa per dedicarsi all’istruzione ed educazione delle giovani. Il Papa approva la “Compagnia delle dimesse di Sant’Orsola”. È una vera rivoluzione di grazia. Le Orsoline si frammentano in 24 rami. Le più importanti sono tre: di Sant’Orsola, di San Carlo, di Maria Immacolata. Furono chiamate anche “Angeline”. Angela è beatificata nel 1768 e canonizzata nel 1807.

Terziaria giovanissima
tu vai in Terra Santa.
Tu pensi a Gesù
e al grande suo patire.

Hai visto già la scala di Angeli
che suonano e Vergini
che cantano,
tra esse tua sorella.

Ti disse: – Tu dovrai fondar
la Compagnia,
ma prima di morire -.
Tu ti prepari a lungo.

Girolamo e Giacomo,
che servon gli ammalati
nell’Ospedale a Brescia,
ti chiedono aiuto.

Il tuo amor di donna
ti spinge con urgenza
e tanta tenerezza
a confortar gli infermi.

Ma ancora pellegrina
con abito e bastone
e scalza penitente
dovrai girare il mondo

Alle fanciulle spieghi
l’amore di Gesù,
il peso del peccato,
che schiaccia tante anime.

La martire britanna,
la vergine Sant’Orsola
t’aiuta a concepire
la tua “Compagnia”.

Dapprima sono dodici,
poi diventano ventotto,
“dimesse di Sant’Orsola”,
che marciano con te.

In casa od in gruppo
oppure in monastero
potranno educare
le anime al bene.

L’originale Regola
la traccerai tu stessa.
Aggiungi i “Ricordi”
e il tuo testamento.

Si espande in tutto il mondo
quest’albero fruttuoso.
La società t’ammira.
Ti venera la Chiesa.

P. G. Alimonti OFM cap, Vento Impetuoso, vol III, pp 272-273-274