Eccomi dal cielo
“Eccomi” è la risposta eterna
del Figlio all’eterna volontà del Padre.
Non è la Redenzione
ad essere condizionata dalla creazione,
ma è la creazione
ad essere subordinata alla Redenzione.
Il progetto si realizza
in successione nel tempo,
ma logicamente è simultaneo
nella volontà divina.
Creare e redimere avviene
nell’unità di volere del Padre e del Figlio
e nell’identica volontà dello Spirito,
che santifica i redenti,
perché li perfeziona nell’amore.
Così la Trinità risplende
come unico sole divino,
eterna sorgente di potenza,
sapienza e amore.
Gli Angeli e gli uomini
sono un raggio di questo sole divino.
Solo l’amore di Dio
ha dato vita
a ciò che esiste fuori di lui.
La ribellione degli angeli
e la disobbedienza degli uomini
sono la libera espressione
del “no”, “non ci sto”
alla sottomissione.
L’intelligenza angelica e umana
hanno giudicato peso intollerabile
e non infinito amore
la volontà del Creatore.
È vero che ogni intelligenza creata è fallibile,
ma è anche vero che Dio,
benché infinito, non è incomprensibile.
L’amore è l’essenza sempre leggibile,
è il volto sempre visibile
tanto di Dio che delle stesse creature.
Dio ha voluto le sue creature
solo per la felicità,
e solo chi vive nell’amore
vive nella felicità.
Se Dio non avesse dato l’intelligenza
all’anima immortale,
cosa naturalmente assurda,
avrebbe commesso un’ingiustizia.
Ora invece l’ingiustizia è dell’uomo.
Il Padre tuttavia ci ha offerto
la via del ritorno: è Gesù,
segno supremo
del suo amore paterno.
P. G. Alimonti OFM cap, I colori del vespro 2, pp 116-117