Misericordia
Possiamo dire che la felicità è il sogno di ogni uomo ed
è insita nella stessa natura umana.
Dalla Bibbia sappiamo come svanì, a causa della colpa
originale, ma sappiamo anche come – per mezzo della
Redenzione, disegno della divina misericordia – è di nuovo
afferrabile.
San Giovanni Rotondo 21/12/1918 – Ep. III, pp. 986-987
(alle sorelle Campanile)
“Non pensare più alla tua vita passata, se non per ammirare
la bontà del Padre celeste, che non ostante la tua mal
corrispondenza alle di lui paterne attrattive, pure egli non
volle rigettarti, ma con premurose sollecitudini volle vincere
la tua durezza, e conquistandoti colla sua grazia ha voluto
e vuole fare sfoggio della sua potenza sopra di te …
Non ti sconfortare e né ti spaventare per le tue miserie e
debolezze, perché Iddio ne ha vedute altre peggiori in te, e
per sua misericordia non ti rigettò.
Iddio non rigetta i miserabili e neppure a te ti rigetterà,
anzi ti concederà la sua grazia, e collocherà il trono della
sua gloria sopra la tua abiezione e viltà”.
MISERICORDIA
Felicità ripone l’uomo avaro
nell’oro ch’egli cerca d’ammucchiare.
Così dall’uno all’altro questo corre,
in apparenza schiavo ma padrone,
e quello che promette mai darà.
Felicità non sgorga dal capriccio
di strana dea che ha la benda agli occhi.
Non la cercar vicino né lontano.
È dentro l’uomo come il noto bruco
che attende d’esser libera farfalla.
Ugual diritto ha il povero ed il ricco
ed il bambino e l’uomo già canuto
a ciò che rende bella l’esistenza
e dal momento stesso in cui si mosse
l’onnipotente mano a dar la vita.
Volò un rosario lungo di stagioni
dal giorno dell’infausta prima colpa
che immerse l’ala in tragico destino.
Ma il bruco sogna sempre il sommo cielo
e sa che l’ala è pronta a rispuntare.
O sventurato figlio dell’Adamo,
il Salvatore venne sulla terra
e vita rese a te con la sua morte!
A Lui fratello renditi per grazia.
Nel suo perdono avrai felicità.
P. G. Alimonti OFM cap, “Voce dell’anima”, In cammino, vol 4, pp 136-137