Auguri Padre
Organizzando debitamente il mio apostolato, riuscivo sempre a trascorrere vicino a Padre Pio il 25 luglio, giorno anniversario della mia ordinazione sacerdotale.
Il suo sacerdozio esemplare mi illuminava e mi infervorava profondamente.
Vi si incarnava e armonizzava preghiera, caritĂ e sacrificio.
Altrettanto beneficamente mi scuoteva la sua umiltà , così limpidamente scevra da ogni formalismo e superficialità e la
sua obbedienza di martire.
Mi specchiavo in lui e avevo orrore di me.
Così, da lui e per lui, avevo la misura della mia miseria.
E tuttavia, proprio accanto a lui, mi sentivo sicuro, perdonato e consolato.
Io non posso che ringraziarlo.
Solo Dio può premiarlo.
AUGURI
Ti voglio bene, Padre.
M’irradi amore santo,
che fa felice il cuore.
M’insegni il sì perenne
a Dio, che dĂ la vita.
Mi stampi nella mente
il piĂą concreto volto
del Padre, ch’è nel cielo.
Lo sguardo tuo contento
mi svela il suo sorriso.
L’abbraccio tuo mi dona
il caldo del suo palpito.
Se m’allontani, sento
l’amaro suo rimprovero
e piĂą mi stringo a te.
La piena dell’affetto
ti dice tutto questo,
ma vivo nel silenzio
il gaudio di quest’ora,
che corre come il vento.
Sommesso ti confido:
– Per me ricorre, Padre,
l’ordinazione sacra. –
M’hai stretto a te dicendo:
“Auguri, figlio mio!”.
P.G.Alimonti ofmcap, “Voce dell’anima”
- “Occhi sull’anima”, pp 202-203