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Pescara 20-08-14

Messa in ricordo di Suor Maria Leonisia Pia
Santuario Madonna dei Sette Dolori

Omelia di Padre Guglielmo Alimonti

Abbiamo cantato il Salmo 22. Il versetto ripete: “Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla”. Fra le anime che dobbiamo suffragare in questa celebrazione eucaristica, come vi dicevo all’inizio della Messa, ricordiamo nell’ottavo giorno Suor Maria Leonisia Pia.
Lei stessa ha preparato il ricordino. Aveva scritto così: “Nel mio ricordino scrivete queste parole – Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce -.
Il salmo continua: “Rinfranca l’anima mia, mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male perché tu sei con me”.
Certo il Signore è con lei, perché ha scelto di vivere una vita di intimità con il Signore, iniziando dal 1973 il cammino nel Terz’Ordine francescano e nei Gruppi di Preghiera.
Lei, da anni, aveva espresso il desiderio della clausura.
Particolari motivi di famiglia l’hanno trattenuta, ma appena è stato possibile, nel 1998, il 4 ottobre, festa di San Francesco, è entrata nel monastero di Città di Castello ed è vissuta osservando i tre voti religiosi: di obbedienza, castità, povertà, sostenuta dalla quotidiana preghiera, dal silenzio religioso e dalla fiducia piena di abbandono alla misericordia del Signore; perciò ha scritto: “Il Signore è il mio pastore non manco di nulla”.
Il Signore ha dato il pascolo verde a lei, facendole sperimentare la dolcezza della vita religiosa in una comunità che è il segno anticipato della comunità eterna dei beati.
Quando si fa questa scelta, si lascia totalmente il mondo, ci basta un minimo spazio dentro le pareti di un monastero.
Significa che abbiamo gettato il mondo alle spalle e allora la ricerca assidua di Gesù porta alla preghiera costante, come dice Padre Pio, “sempre esaudita dal Signore”.
Nella preghiera, nel silenzio, nell’adorazione di giorno e di notte davanti a Gesù Sacramentato costruisce la propria vita di santità.
La Regola è chiara. L’esperienza di ogni giorno porta ad avvicinarsi sempre più al Signore, perché il tempo che passa ti dice: ora Gesù si avvicina a te, l’abbraccio con lui, ormai è prossimo.
Lei si è preparata attraverso le sofferenze di vario genere, soprattutto nella salute fisica, questa sofferenza l’ha accettata per rendersi più gradita alla volontà del Signore, per essere una cosa sola con lui.
Come è bello pensare che il Signore si prende cura di un’anima che il mondo ignora che finisce in un monastero, e in questa atmosfera di unione profonda con il Signore, attraverso i sacramenti, i digiuni e le penitenze che solitamente accompagnano la vita claustrale.
È un bagno quotidiano di grazia per una santificazione quotidiana nella predilezione del Signore.
Gesù dice:”Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi”.
La scelta di Suor Leonisia è stata la scelta della perfezione. Gesù dice:”Se vuoi essere perfetto, va, vendi tutto quello che hai, dallo ai poveri , vieni e seguimi”, e anche:” prendi la croce di ogni giorno”; distacco dal mondo, unione con Cristo nella croce.
Suor Leonisia ha realizzato giorno dopo giorno questo percorso, mai facile e sempre accarezzato dall’ispirazione del Signore, dalla dolcezza dello Spirito Santo, dalla carezza della Madonna.
Ecco perché stiamo celebrando la Messa liturgica della Madonna Addolorata. Suor Leonisia qui è nata, qui è vissuta fino a quando entrò nel monastero. La Madonna è rimasta la sua Mamma e la sua maestra.
Nel monastero di Città di Castello si respira il profumo della santità di Santa Veronica e di altre anime straordinarie che sono vissute fra quelle pareti.
Infatti si va a visitarlo, per vedere i luoghi in cui Santa Veronica e le altre consorelle si sono cimentate nella battaglia per la vittoria sul peccato e sulla morte: la vittoria di Cristo.
Con gioia, proprio come le anime che sono unite a Gesù, celebriamo questa Eucaristia e invochiamo lo Spirito Santo perché guidi anche noi come ha guidato questa nostra sorella nel cammino della perfezione cristiana.
Suor Leonisia ha scelto la via del Vangelo, la via della consacrazione, la via della rinuncia al mondo.
È la strada che anche a noi è proposta in varie forme: la famiglia, il Gruppo, la fraternità francescana.
Noi respiriamo quest’atmosfera mariana e serafica per sentire la gioia, come vi dicevo, di appartenere a Gesù e la gioia di portare con noi altre anime, che forse il Signore ci affida.
Pensate alla famiglia, pensate alla comunità, al gruppo anche alla parrocchia: c’è sempre un filo che lega l’uno all’altro. Stiamo insieme davanti al Signore a rendergli grazie e a ricominciare da capo per essere più perfetti.
Vogliamo anche noi dire: “Ecco, Signore sono pronto per venire a Te, nunc dimittis servum tuum Domine”.
Per Suor Leonisia, chiediamo l’abbraccio beatificante del Signore Gesù.
Egli ha scelto la croce e ci ha preparato quella gloria, che ci attende tutti nella casa del Padre.

PREGHIERA ALLA COMUNIONE

Con la lampada accesa, la pace nel cuore, il sorriso sulle labbra
Nisia è andata incontro allo Sposo: Gesù, “il suo Signore”.
Nel chiostro profumato di silenzio, di preghiera e di sofferenza
corre veloce verso il suo amato.
Le giornate scorrono, scandite dal ritmo dell’amore:
offerta generosa per ogni persona che chiede il suo aiuto;
servizio premuroso per le consorelle malate che accudisce,
attenzione vigile per i bisogni degli altri.
La sua parola semplice e il suo sguardo luminoso
confortano, consolano, donano speranza soprattutto per chi è lontano.
Riuniti nel Santuario della Madonna dei Sette dolori,
che ti ha visto crescere,
facciamo corona intorno a te con il nostro affetto e la nostra gratitudine.
Cosa porti, cara amica e sorella al tuo Signore?
I meriti di una vita vissuta da francescana e figlia di Padre Pio nel mondo
e una santità conquistata giorno dopo giorno, salendo fino alla vetta,
indicata da santa Veronica Giuliani, tua maestra e madre.
Portaci sempre nel cuore,
continua ad accompagnarci con la tua presenza e la tua preghiera.
Amen.